Dott.ssa Gessica Schiavo, Medico Servizio Ospedaliero di Nutrizione Clinica, Ulss 8 Berica
Dott.ssa Luciana Martelletto, Medico Dietista Servizio Ospedaliero di Nutrizione Clinica, Ulss 8 Berica
INDICAZIONI NUTRIZIONALI E DIETETICHE NEL DETERIORAMENTO COGNITIVO
Una corretta alimentazione associata ad un corretto stile di vita rallenta i processi di invecchiamento ed è determinante nella prevenzione di numerose patologie. Salvo specifiche controindicazioni l’alimentazione consigliata nella terza età non differisce qualitativamente da quella dell’adulto, anche se il bisogno in energia diminuisce. Un modello nutrizionale a cui fare riferimento anche in età geriatrica è la dieta mediterranea.
N.B. Va ricordato inoltre che con l’avanzare dell’età si ha una riduzione fisiologica del senso di sete e che quindi è fondamentale porre molta attenzione al consumo di acqua che deve mantenersi intorno al 1,5 litri al giorno (mediamente otto bicchieri di acqua).
CAUSE DI UNA ALIMENTAZIONE INADEGUATA
Nelle persone affette da deterioramento cognitivo molteplici cause possono determinare la difficoltà ad alimentarsi adeguatamente:
- diminuzione dell’appetito,
- perdita di interesse verso il cibo,
- difficoltà masticatorie,
- alterazioni della funzionalità intestinale (stipsi, diarrea),
- disfagia,
- non autosufficienza,
- patologie concomitanti.
Questo può determinare una carente introduzione di nutrienti con alterazione dello stato nutrizionale che può essere causa di:
- perdita di massa muscolare,
- riduzione delle autonomie,
- alterazione del tono dell’umore,
- riduzione delle difese immunitarie,
- peggioramento della qualità della vita…
Diventa quindi fondamentale nell’assistere questi malati monitorare, dove possibile, periodicamente il peso corporeo e rivolgersi al proprio medico curante in caso di continui decrementi ponderali.
COSA FARE
Nei pazienti malnutriti o a rischio malnutrizione è possibile instaurare un trattamento dietoterapico che deve essere personalizzato e finalizzato, ove possibile, anche a mantenere l’aspetto edonistico dell’alimentazione. A questo scopo possiamo avvalerci degli elementi naturali di cui possiamo in caso di disfagia modificare la consistenza o di integratori ipercalorici che sono alimenti a fini medici speciali prescritti e monitorati sotto supervisione medica.
Può rendersi necessario anche ricorrere alla nutrizione artificiale. Nei deterioramenti cognitivi di grado lieve o moderato gli integratori orali e la nutrizione artificiale possono migliorare o mantenere lo stato nutrizionale se le condizioni generali sono stabili e se iniziati precocemente.
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