Il lavoro non riconosciuto dei caregiver
Prendersi cura dei familiari fragili tra impegno, responsabilità,
logorio fisico ed emotività
Ogni persona malata di Alzheimer (ma anche di altre forme di disabilità) è circondata da familiari che si prendono cura di lei: sono i mariti, le mogli, i figli, le sorelle o i fratelli, i nipoti.
Chi si prende cura di una persona con malattia degenerativa sa che essere caregiver (o familiare “badante”) è un vero e proprio lavoro, che non ha orario, carica di responsabilità, logora il fisico, compromette la vita sociale. Terminato il lavoro, che sia in ufficio, in fabbrica, a scuola… si torna a casa e a casa “non è mai finita”: il lavoro di cura ti assorbe completamente, spesso anche nelle ore notturne, raramente ci sono domeniche o ferie perché non puoi lasciare solo tua madre, tuo padre, tuo marito, tua moglie….a volte anche un figlio.
Ecco perché come Associazione abbiamo pensato ad un Convegno che ci consenta di puntare il riflettore su chi “lavora nell’ombra” di una realtà che in Italia coinvolge circa 3.000.000 di familiari solo per le demenze. Un momento di confronto che vuole essere solo l’inizio di un percorso da percorrere insieme alle amministrazioni, alle associazioni, al mondo del lavoro.
Anna Perlotto
Presidente A.M.A. Ovest Vicentino