È una delle domande che più spesso noi familiari ci poniamo quando vediamo i nostri cari cambiare con l’avanzare dell’età. Di fronte alle piccole dimenticanze, ai momenti di confusione e disorientamento ci chiediamo: è normale invecchiamento o malattia?
I nostri specialisti ci dicono che è scorretto considerare i disturbi della memoria come una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento, molti dei meccanismi che li determinano sono infatti controllabili. Un corretto stile di vita, una adeguata alimentazione, un buon controllo dello stato di salute… contribuiscono in modo rilevante a mantenere una buona efficienza fisica e mentale. Questo significa che posso prevenire le demenze? La risposta purtroppo è no ma posso fare qualcosa per invecchiare nel modo migliore possibile.
Quando però l’indebolimento della memoria è tale da compromettere la vita di tutti i giorni è possibile che si tratti di una vera e propria malattia ed è bene consultare uno specialista.
Quando consultare il medico?
Presentiamo di seguito i 10 sintomi delle demenze, sono 10 campanelli di allarme che ci devono far pensare di trovarci di fronte a una malattia:
- Perdita di memoria: difficoltà a imparare e memorizzare informazioni nuove, tendenza a ripetersi e a perdere gli oggetti
- Difficoltà nelle attività quotidiane: la persona di trova in difficoltà soprattutto nelle attività che richiedono più fasi in sequenza (ad es. cucinare)
- Problemi di linguaggio: incapacità di trovare la parola giusta, si perde facilmente il filo del discorso o se ne ripetono più parti
- Disorientamento nel tempo e nello spazio: dimenticarsi il mese, l’anno o la stagione in corso; confondere le stanze della propria casa o non riconoscere luoghi frequentati abitualmente
- Diminuzione della capacità di giudizio: non si riconoscono le situazioni di pericolo (ad es. fumare a letto o venire facilmente raggirati); o vestirsi in modo inappropriato (ad es. indossare una maglia di lana in piena estate)
- Difficoltà nel pensiero astratto: confondere il valore delle banconote o avere difficoltà con i numeri e i calcoli
- La cosa giusta nel posto sbagliato: riporre i surgelati nel guardaroba o il ferro da stiro in congelatore
- Cambiamenti d’umore: sono cambiamenti repentini e ingiustificati (ad es. passare senza apparente motivo da un momento di tranquillità a uno di irrequietezza)
- Cambiamenti di personalità: a volte si accentuano tratti già presenti del carattere altre volte ne compaiono di nuovi (irritabilità, avarizia, sospetto eccessivo…)
- Mancanza di iniziativa: ci si stanca più facilmente nello svolgere le normali attività o si perde interesse per le cose. Si tende a passare più tempo a letto o sulla poltrona.
Può essere utile a questo punto quali sono i passi da compiere per avviare l’iter diagnostico: procedere a una diagnosi precoce permette di intervenire subito sui alcuni sintomi della malattia e contenerli, laddove possibile.
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